Introduzione-Autocert

Introduzione-Autocert

I Pilastri Autocert

 I quattro pilastri su cui è basato il protocollo Autocert sono i seguenti:
1. Minimizzare o azzerare l’uso di ingredienti di origine sintetica;
2. Minimizzare o azzerare l’uso di ingredienti di comprovata tossicità o intolleranza per l’uomo;
3. Massimizzare la compatibilità del prodotto con la cute umana;
4. Minimizzare gli effetti dannosi del prodotto sull’ambiente.

Ciò ha portato alla stesura delle seguenti regole:
1) Materie Prime Vegetali
  • Sono da privilegiarsi le materie prime vegetali di origine biologica (riconosciamo indispensabile la certificazione o autocertificazione biologica per i produttori agricoli che forniscono le materie prime che verranno utilizzate all’interno dei prodotti cosmetici. Quindi le materie prime dovranno essere certificate secondo un sistema di controllo e certificazione regolamentato o volontario purché conforme agli standard e criteri IFOAM) o da raccolta spontanea.
  • Ogni prodotto deve contenere almeno una materia prima certificata biologica.
  • Non possono essere usate materie prime geneticamente modificate.
  • Non possono essere usate materie prime irradiate con radiazioni ionizzanti.
2) Materie Prime Animali:
  • Sono da privilegiarsi le materie prime animali di origine biologica (riconosciamo indispensabile la
    certificazione o autocertificazione biologica per i produttori agricoli che forniscono le materie prime
    che verranno utilizzate all’interno dei prodotti cosmetici. Quindi le materie prime dovranno essere
    certificate secondo un sistema di controllo e certificazione regolamentato o volontario purché
    conforme agli standard e criteri IFOAM).
  • Non è consentito l’utilizzo di materie prime animali la cui raccolta ne abbia causato direttamente la
soppressione.
3) Altre Materie Prime:
È vietato l’utilizzo degli ingredienti elencati nell’elenco sostanze vietate (vedi pagina relativa), tra queste
citiamo le seguenti classi:
  • SLS e derivati,
  • SLES e derivati, 
  • glicole e derivati (ad es. polyethylenglycol (PEG) e polypropylenglycol (PPG))
  • siliconi e derivati,
  • petrolati e derivati,
  • lanoline e derivati,
  • olii minerali e derivati,
  • organismi geneticamente modificati (OGM),
  • carbomer,
  • trietanolammina,
  • phenoxyethanolo,
  • EDTA e derivati,
  • parabeni e derivati,
  • coloranti,
  • donatori di formaldeide (ad es. conservanti),
  • polimeri acrilici,
  • derivati dell’alluminio e del silicio di origine sintetica,
  • composti che possono dare origine a nitrosammine (ad es. etossilati),
  • glicerina di origine sintetica o animale,
  • filtri solari chimici.